Da CITY Milano di Saverio Paffumi.

Recensione del 26 Maggio 2003
Ha appena aperto, ma qualcosa ci dice che su questo bel ristorante indiano possiamo già scommettere. Intanto la zona,per chi non la conosce: tranquilla, con un’aria singolare, pur essendo a un passo da Piazza Vetra. Svoltato l’angolo, sembra di essere in un’altra città, sarà per i dislivelli e i saliscendi della strada o per la disposizione di case, muri e vicoli.Poi si arriva alla vetrina del Sarla, con candele accese e luci soffuse, volutamente senza insegna, con un tocco di estrema raffinatezza ma anche un segnale di accoglienza, “come fosse una casa”. All’interno i tavoli sono ben distanziati, un paio di salette laterali sono l’ideale per cene di compleanno o piccole tavolate di amici. L’arredamento è caldo ed elegante, con mobili originali provenienti dall’India, ma senza esagerazioni folcloristiche. Al centro della sala un bravo musicista suona con dolcezza il sitar e un accordium con mantice manuale. La cucina è completamente a vista, oltre una grande vetrata: il lavoro degli chef è uno spettacolo divertente, e la “trasparenza” aumenta la piacevole sensazione di fiducia che il locale promana. Merito dei titolari, Shekhar Reikhi e la compagna Marinella Stracchi. Shekhar mantiene anche l’attività di agente di viaggio per l’India, il che gli assicura una vasta conoscenza del suo grande Paese e della gastronomia indiana nel mondo. Tale consapevolezza influisce molto positivamente sulla cucina e consente alla clientela di ottenere esaurienti spiegazioni sulle portate e sulle materie prime. “La cucina indiana”, sta giustamente scritto sul menù “è l’arte dei profumi”. Qui abbiamo trovato tanti profumi, tanti aromi ma sempre con particolare equilibrio e delicatezza. Abbiamo assaggiato un notevole giro di antipasti, tra cui una deliziosa insalata di pollo e un involtino di pasta sfoglia con broccoli e polpa di granchio. Ottime tutte le specialità cotte nel forno tandoor, dal pollo marinato alla lonza di maiale elle particolarissime patate (Diwan Aloo, da non perdere). Il Curry, sapientemente dosato, è protagonista in molti piatti: segnaliamo il Malai Kofta (gnocchi di formaggi, patate e anacardi) e i Soovar Pudina, bocconcini di maiale in salsa chutney (menta, cocco e aromi). Prelibata la mousse di mango, ma anche altri dessert sono più che invitanti. Buoni i vari tipi di pane indiano. La cantina, ben fornita, consente di riflettere sugli abbinamenti, non facili ma interessanti